IL MIO PRIMO D'ARTAGNAN di Alexandre Dumas e Christel Espié, DONZELLI EDITORE
Autore: Alexandre Dumas e Christel Espié
Illustrazioni: Christel Espié
Titolo: Il mio primo D'Artagnan
Titolo originale: Les Trois Mousquetaires.
Edizione: Donzelli Editore Genere: Fiabe e storie per bambini Data di pubblicazione: 2017
Formato: 24 x 31.5 cm rilegato
Pagine: 60 a colori
Età di lettura: da 6 anni.
Il voto della Chri: 5 stelline
Per la collana Fiabe a Storie di Donzelli Editore ecco Il mio primo D'Artagnan, romanzo di Alexandre Dumas padre, reinterpretato e illustrato da Christel Espié che propone una riduzione del testo e delle bellissime illustrazioni per colpire anche i più piccoli.
Quando nacque la Donzelli (i primi titoli uscirono nel febbraio del 1993) l’idea posta al centro della riflessione, la sfida lanciata a se stessi e ai lettori, fu proprio questa. Un piccolo gruppo intellettuale, geloso della propria autonomia, dotato di grandi entusiasmi ma di limitate risorse finanziarie, decise in quel momento di mettere a frutto l’esperienza fatta negli anni precedenti attorno alla rivista “Meridiana” e allo studio del Mezzogiorno contemporaneo, e di alzare il tiro, fondando una casa editrice che avesse per dimensione di riferimento il mondo che ci stava davanti. Un mondo nuovo, post-ideologico, fatto di frantumate identità più che di tranquille certezze, di complicati conflitti più che di contrapposti e bloccati antagonismi. E però un mondo aperto: all’ ansia e all’ inquietudine, ma anche alla curiosità e alla esplorazione.
I loro libri sono cercati secondo un disegno; disposti sopra una mappa; libri da inventare, quando non si trovino già fatti.Occhi e mani di carta per vedere e toccare pezzi di mondo.
“Tutti per uno, uno per tutti”
Alzi la mano chi non ha mai sentito ripetere questo motto, magari nel bel mezzo di un film d’avventura o di un cartone animato con protagonisti un gruppo di amici armati di spada e agghindati con un capello di piume in testa.
Ma quanti sanno chi è stato il primo
a pronunciare questo motto?
Il modo più divertente per scoprirlo è leggere tutto d’un fiato la storia raccontata in Il mio primo D' Artagnan. È la vicenda di tre spadaccini provetti al servizio del re di Francia, che per ritrovare i gioielli e l’onore della loro regina s’imbarcano in una missione piena di trappole, inganni, colpi di scena, tradimenti, che trascinano i lettori col cuore in gola tra città, castelli, campagne e osterie da Parigi all’Inghilterra di quattro secoli fa. Anche di loro tre avrete di certo sentito parlare: sono Athos, Porthos e Aramis. Più ancora di loro, però, avrete sentito nominare D’Artagnan, che come scoprirete in queste pagine è il vero eroe della brigata, pur essendo il più giovane e l’ultimo arrivato – motivo in più per appassionare i piccoli lettori, che di sicuro cominceranno a fare il tifo per lui sin dalla prima pagina.
«Immaginatevi un Don Chisciotte a diciott’anni», dice di lui lo scrittore Alexandre Dumas, nel presentarcelo con l’aria di un campagnolo sprovveduto, nell’attimo in cui cavalca in groppa al suo cavallo spelacchiato alla volta di Parigi. Ma era tutta apparenza, D’Artagnan si farà infatti subito notare per la sua spavalderia, soprattutto nel maneggiare la spada, e in men che non si dica diverrà il più famoso di tutti i moschettieri di Francia, con l’immancabile complicità degli inseparabili Athos, Porthos e Aramis.
Alexandre Dumas (1802-1870) è stato il maestro del romanzo storico e d’avventura. Da qualche anno rivive in Francia una stagione di riscoperta che, grazie alla paziente cura dello studioso Claude Schopp, sta riportando alla luce alcuni dei suoi capolavori rimasti nell’ombra in seguito al successo schiacciante dei più noti Tre moschettieri, Il conte di Montecristo e tanti altri.
Di Dumas, Donzelli ha pubblicato La guerra delle donne e Sylvandire. Les Frères corses, uscito per la prima volta in rivista nel 1844, è entrato solo di recente nel canone dei capolavori dumasiani: l’ultima edizione italiana precedente a questa risale addirittura agli anni trenta del Novecento. Lunghissima è invece la storia degli adattamenti cinematografici: ben dodici messe in scena, da quella del 1917 a quella italo-francese, realizzata nel 1962 per la regia di Anton Giulio Majano. Conosceva bene i racconti di Hoffmann e lo ammirava, al punto che lo ritroviamo come personaggio di una delle sue storie, La femme au collier de velours (1851), dove Dumas lo fa innamorare di una ballerina.
Christel Espié, è nata ad Aix-en-Provence e attualmente vive e lavora ad Avignone. Diplomata presso l’École Émile Cohl a Lyon, ha illustrato diversi classici per ragazzi e con il suo lavoro su Sherlock Holmes ha ottenuto un enorme successo di critica. Oltre che in Francia, il suo album è stato già pubblicato in Germania.
Il testo del romanzo di Il mio primo D' Artagnan tradotto in italiano da Maria Vidale, è diviso in dieci capitoli ed un epilogo, che riassume abilmente la lunga serie di avventure de “I tre Moschettieri”, rappresentati nei loro costumi sfarzosi, tipici della corte francese al tempo del re Luigi XIII.
Le illustrazioni, a pagina intera o spesso a doppia pagina, sono evocative del clima del romanzo. Le espressioni dei volti, le ferite procurate nei duelli i particolari degli abiti, degli oggetti risultano molto realistiche, grazie ai giochi di colore e al tratto delicato della matita.
Ho adorato Il mio primo D' Artagnan, e leggerlo insieme ad Asia è stata un'emozione unica.
Spero che grazie a questo testo, i tre moschettieri ritornino alla "ribalta" stupendo e affascinando le nuove generazioni.
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