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TI PARLO DI...PALERMO: CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2018

Oggi ti parlerò di un argomento che mi sta molto a cuore e che negli ultimi giorni è stato sulla bocca di tutti, ti parlerò della mia PALERMO, una città tanto bella quanto maledetta.

Bella perché possiede mille sfumature di colori e profumi, perché ogni vicolo ti racconta una storia; maledetta perché purtroppo possiede una piaga che la logora da dentro da anni, una piaga che l'ha marchiata a fondo e della quale non riesce non riesce più a liberarsi.


Teatro Massimo - fonte www.visitapalermo.com



Teatro Politeama Garibaldi - fonte www.comunicati.net



Lo scorso 31 Gennaio Palermo è stata proclamata, dal Ministro dei Beni Culturali e Turismo Dario Franceschini, CAPITALE ITALIANA PER LA CULTURA 2018, un annuncio importante che rende noi palermitani orgogliosi, ma che rende gli altri sospettosi di un inganno. Ho letto numerosi post polemici sui social, gente che si domanda come sia possibile che Palermo abbia vinto e se realmente meriti un'onorificenza del genere. Il progetto che l'ha portata a sbaragliare la concorrenza punta sul percorso UNESCO arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù, ma anche su Zisa, Spasimo e Manifesta 12, una biennale di arte contemporanea mondiale che sarà ospitata dalla città proprio nel 2018.

Io per prima quando ho letto l'annuncio ero stupita, non perché Palermo non lo meritasse, ma perché sentire che avesse sbaragliato la concorrenza era qualcosa di strano. Per noi che ci viviamo è una città meravigliosa ma non siamo abituati a sentire che anche altri possano apprezzarla come l'apprezziamo noi, generalmente in TV si parla di Palermo in negativo. Palermo è una città meravigliosa e non lo dico perché è la mia città, ma perché possiede un potenziale che dovrebbe far invidia mentre in realtà rimane tale, non viene sfruttato come dovrebbe.

Però si sta svegliando, ha capito che è fondamentale puntare sulla cultura e una dimostrazione è data da LE VIE DEI TESORI, una manifestazione culturale che si ripete ogni anno da ben 10 anni, in questa occasione, per tutti i week end di ottobre è possibile visitare buona parte del patrimonio culturale della città pagando un biglietto ridotto. Un vero e proprio festival, con mostre, spettacoli, incontri, visite guidate, passeggiate, evento che viene seguito con partecipazione e amore non solo dai palermitani ma anche da gente proveniente dalle altre città siciliane che organizzano delle gite per approfittare dell'evento. Anno dopo anno riscuote sempre più successo, tantissime le persone in fila per ore sotto il sole o la pioggia per poter ammirare le sue meraviglie.


Cattedrale - fonte www.imperatore.it


La storia ci insegna che Palermo ha avuto diversi dominatori nel corso degli anni, ognuno dei quali ha portato con sé la propria arte, la propria cultura contribuendo a renderla più bella, colorando ogni angolo della città di magia, ed è per questo che Palermo è una città dai mille colori e sapori, una città in cui culture diverse si incastrano e ne fanno una sola. È un porto che apre le braccia a tutti coloro che la vogliono conoscere, ma è anche un serpente che ti cinge la gola e non ti fa respirare.

Noi che viviamo qui conosciamo perfettamente la sua bellezza ma ne conosciamo anche i limiti.


Sala della fontana al Palazzo della Zisa - fonte www.siciliaimmagini.it

Chiesa Santa Maria dello Spasimo - fonte www.ioamolasicilia.com



Cappella Palatina - www.vacanzesiciliane.net



Quando si parla di Palermo subito suona alla mente la parola mafia, è vero, a Palermo c'era, c'è e probabilmente ci sarà sempre la mafia, non posso certo nascondere la testa sotto la sabbia, Palermo è anche questo, ma leggi bene, ho scritto ANCHE e non SOLO, Palermo ha diverse sfumature, è sole, mare, palazzi, chiese, giardini, Palermo è cultura. La mafia purtroppo è un lato della medaglia con cui facciamo i conti tutti i giorni quando ci scontriamo con i prepotenti, con chi grazie alla "spintarella" ci sorpassa nelle graduatorie, con la macchina graffiata perché non hai pagato il posteggiatore abusivo, mafia è voltarsi dall'altra parte e far finta di niente. Ma ahimè, Palermo è conosciuta soprattutto per il suo periodo più nero, il periodo delle stragi in cui hanno perso la vita persone meravigliose e valorose che hanno cercato di cambiare le sorti di questa terra maledetta, provando a trasformare i limiti in trampolini di lancio, e purtroppo non ci sono riusciti, ma «le loro idee camminano sulle nostre gambe».

Palermo è la patria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Ninni Cassarà, Don Pino Puglisi e potrei stare ore e ore a elencarti una fila di persone che hanno lottato per cambiare questa terra che tanto amavano perché come diceva Paolo Borsellino «non mi piace Palermo, ma ho imparato ad amarla, perché si ama ciò che non ci piace, per poterlo cambiare» .

Ma come dicevo, Palermo è bellezza, è scoperta, è cibo, qui si mangia e anche tanto, non esiste angolo della città in cui non trovi un camioncino che ti venda del cibo, il cosiddetto cibo da strada famoso in tutto il mondo: panelle, crocchè, panini con la milza, "stigghiola" e tanto altro.

Palermo è colore, amore, è un abbraccio tra sconosciuti che esultano al Barbera per un goal e che si ritrovano per le strade a seguire la processione di Santa Rosalia con lo stesso entusiasmo.


Mercato di Ballarò - fonte www.visitapalermo.com



Palermo è come una madre che ama immensamente i suoi figli ma che purtroppo non è in grado di garantirne il sostentamento, così molti sono costretti ad abbandonarla, partendo a malincuore, con l'amaro in bocca, con la voglia di ritornare e continuando ad amarla da lontano.

Ma Palermo sta provando a mettercela tutta per salvare il futuro dei suoi figli e lo fa puntando sui giovani, infatti, qualche settimana fa è stata proclamata CAPITALE DEI GIOVANI 2017, proponendo progetti innovativi a favore dei giovani, puntando su 5 punti: Palermo efficiente e trasparente; Palermo città educativa e culturale; Palermo solidale; Palermo vivibile; Palermo produttiva.

Chiunque sia stato almeno una volta a Palermo conta sempre di ritornare, colpito non solo dalle sue meraviglie ma principalmente dal cuore dei palermitani. Palermo è una scoperta continua, sempre uguale ma allo stesso tempo diversa, è una città che non finisce mai di sorprenderti, io ad esempio, sono nata e cresciuta qui, ma nonostante questo posso dire di non conoscerla a fondo, ho percorso i suoi vicoli tutta la vita ma ho ancora tanta strada da fare, milioni di posti da vedere.

Quando leggo i commenti negativi su Palermo, in parte li condivido, tutte le volte che ho gridato "Palermo ti odio" non si possono contare, mi lamento di quanto mi stia stretta, è una città che impari a odiare prima ancora di amarla, suscita sentimenti contrastanti. Non funziona quasi nulla, c'è traffico, i trasporti pubblici ritardano sempre, in alcune zone della città ancora l'acqua arriva a giorni alterni, la "munnizza" (come ho letto in alcuni commenti) a volte ci sommerge. Non funzionano molte cose, ne sono consapevole, ma tutto questo non ha niente a che vedere con la cultura, la colpa è da imputare all'amministrazione comunale che non svolge i suoi doveri come dovrebbe, che non fa investimenti giusti e sperpera i nostri soldi, ed è un discorso troppo lungo e contorto per affrontarlo in questa sede.


Orto Botanico - fonte www.giardini-mondo.it

Villa Giulia - fonte www.mondodelgusto.it

Palermo non merita questa onorificenza? Io non sono nessuno per dirlo, posso solo provare a spiegarti perché un palermitano la ama e la odia, posso solo spronarti a venire a trovarci per fare un giro tra le nostre strade e per lasciarti incantare dalle numerose storie che Palermo può regalare e vedrai che anche tu inizierai ad amarla tanto quanto noi.

Palermo è perfetta così com'è, nella sua imperfezione e mi auguro che essere capitale della cultura sia un incentivo in più a curare la bellezza, si deve puntare su questo per poter garantire un futuro migliore ed io sono fiduciosa, credo fermamente che questo sia solo l'inizio di un periodo fruttuoso per la mia Palermo.




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