TI PARLO DI... LE PIU' IMPORTANTI MASCHERE ITALIANE
Ormai le tradizionali maschere italiane sono state soppiantate dai nuovi personaggi, grazie anche alla maggiore diffusione di cartoni animati.
In questo post voglio ricordare le più importanti maschere italiane, descriverne il loro significato e la loro origine, per poter mantenere viva la tradizione del CARNEVALE ITALIANO che affonda le sue radici nella storia e nel teatro.
Arlecchino è la maschera più amata e famosa di tutti i personaggi della Commedia dell’Arte, un genere teatrale molto diffuso in Italia dal ‘500 al ‘700. Nato dall'unione dello Zanni bergamasco con degli influssi francesi, Arlecchino rappresenta il servo burlone. Di carattere allegro e scanzonato, Arlecchino si muove ballando e saltando combinando tanti pasticci!
Balanzone è la maschera delle Commedia dell’Arte legata alla città di Bologna. Rappresenta quel genere di uomini seri, saccenti e pedanti, che vogliono sempre dire la loro sulle cose. Il suo linguaggio è buffo, si esprime in una sorta di latino maccheronico con frasi senza capo nè coda e fa largo uso di proverbi e di detti che nessuno conosce. Grosso e ben pasciuto (ama la buona cucina bolognese), indossa il vestito dei dottori di Bologna: calzamaglia, abito, mantello e cappello neri con polsini e collettone bianchi.
Brighella è una maschera popolare bergamasca della commedia dell'arte. Il suo nome deriva dal suo carattere attaccabrighe, dispettoso e insolente. Brighella è il migliore amico di Arlecchino: entrambi sono i servi della commedia dell'arte, ed entrambi sono nati a Bergamo. Brighella oltre ad essere servo ha un'infinità di altri mestieri, più o meno leciti ed onesti. Così si ritrova sempre in mezzo a svariati intrighi. È intrigante, molto furbo e senza scrupoli. Brighella è inoltre un tipo bugiardo, racconta frottole con sicurezza e convinzione che è quasi impossibile distinguerle dalla verità.
Colombina è una serva, fidanzata o moglie di Arlecchino ed è originaria di Venezia. Dedita alla sua padrona, è vestita con una gonna larga blu e un grembiulino ed in testa indossa una crestina da cameriera.
Gianduja è una maschera popolare torinese di origini astigiane della commedia dell'arte. Il suo nome deriva dalla locuzione Gioann dla doja ovvero Giovanni del boccale. Gianduia indossa un tricorno e la parrucca con il codino. Il personaggio nasce nel '700, e non ha attinenza con la commedia dell’arte.
Meneghino diminutivo di Domenichino è la maschera di carnevale milanese. E’ un servo della domenica, ovvero colui che accompagna la dama durante le sue passeggiate e si occupa del suo aspetto. Simpatico, generoso e dispensatore di luoghi comuni, Meneghino viene poi affiancato dalla Checca (diminutivo di Francesca).
Pantalone nasce a Venezia intorno alla metà del Cinquecento, rappresenta il tipico mercante vecchio, avaro e lussurioso. È una delle maschere più longeve della Commedia dell'Arte. Nasce all'improvviso, con la nascita stessa della commedia, e attraversa quasi indenne, tre secoli. Pantalone inizialmente appare come un vecchio vizioso che insidia le giovani innamorate, le cortigiane, più spesso le servette della commedia. Poi perde però il suo aspetto più comico per conformarsi alla più rassicurante figura del padre burbero, avaro, conservatore.
Peppe Nappa è una maschera siciliana ( di Messina) della commedia dell'arte, deriva dalle maschere del teatro comico romano. Servitore beffardo, pigro ma capace di insospettabili salti e danze acrobatiche, goloso ed insaziabile. Ama stare in cucina, o ronzarvi intorno, annusandone deliziato i profumi, e il cibo e il vino la sua passione.
Pulcinella è una delle maschere più famose in tutto il mondo,ma anche uno dei simboli di Napoli. Probabilmente Pulcinella è una delle maschere del carnevale italiano più antiche: pare fosse già presente ai tempi dei Romani. Pulcinella non ha un ruolo ben preciso, a volte è un fornaio, altre un contadino, altre ancora un truffatore. Pigro, chiacchierone, pieno di ironia e di sarcasmo, Pulcinella è un vero opportunista.
Rugantino è una maschera del teatro romano. E' un tipico personaggio romanesco, er bullo de Trastevere, svelto co' le parole e cor cortello, un giovane arrogante e strafottente ma in fondo buono e amabile. L'aspetto caratteristico di Rugantino è l'arroganza, infatti il suo nome nasce dalla parola romanesca ruganza ovvero "arroganza"