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COSE CHE NESSUNO SA di Alessandro D'Avenia

Autore: Alessandro D'Avenia

Titolo: Cose che nessuno sa

Edizione: Mondadori

Genere: Romanzo

Anno di pubblicazione: 2011

Il voto di Anna: 5 stelline



Eccoci al nostro terzo appuntamento con Alessandro D'Avenia, oggi ci occuperemo del suo secondo romanzo, un romanzo che, considerando il grande successo del primo, ha creato numerose aspettative sia al pubblico che alla critica. Il romanzo in questione è Cose che nessuno sa.

Pubblicato nel 2011 da Mondadori, si presenta fin da subito diverso dal romanzo con cui ha esordito, è scritto in terza persona, in modo da poter abbracciare al suo interno più punti di vista.

La protagonista è Margherita, una ragazzina di 14 anni che sta per iniziare una nuova avventura: il liceo. Un evento fondamentale nella vita di un adolescente, è il primo passo verso la maturità, da questa scelta dipenderà il futuro. Il romanzo si apre con una gita in barca tra Margherita e il padre nel giorno del suo compleanno, Margherita gli svela le sue paure per questo nuovo inizio ma il padre abbracciandola la rassicura «sei la ragazza più bella del mondo. La mia perla», la chiama così, Margherita in latino significa perla. Margherita si fida di quell'abbraccio, di quelle parole, sa che con il padre accanto può affrontare qualsiasi cosa. Il giorno prima dell'agognato inizio scolastico ascolta un messaggio in segreteria e le crolla il mondo addosso: il padre diceva che non sarebbe più tornato. Rimane immobile, mentre sente il suo corpo sprofondare nel vuoto e il silenzio assordante farsi spazio tra i suoi pensieri, si nasconde dentro l'armadio dei genitori, come faceva da bambina quando aveva paura. Margherita si troverà ad affrontare un dolore che la coglierà impreparata.

Grazie alle parole di nonna Teresa che la sprona a chiamare il padre, ma essenzialmente grazie alle parole dell'Odissea, letta da un professore con la testa piena di sogni ma incapace di trasformarli in realtà, Margherita deciderà di intraprendere un viaggio alla ricerca del padre in compagnia di un compagno inaspettato.

Una storia che lascia il fiato sospeso, che ci mostra la realtà quotidiana di una famiglia comune e come di colpo le certezze inizino a vacillare.

Alla base dell'intreccio vi sono i sentimenti che spingono i protagonisti a trasformare il pensiero in azione: dolore, paura, silenzio, solitudine, ma anche speranza, amicizia, amore, questi i temi che pervadono il romanzo fin dalle prime pagine, perché «forse la vita è questo: amare, soffrire e quel che scegli di fare nel frattempo».

Un romanzo di formazione in cui una quattordicenne, il cui unico problema dovrebbe essere cosa indossare il primo giorno di scuola, come acconciarsi i capelli o cosa dire per poter instaurare nuove amicizie, si ritrova ad affrontare un dolore inaspettato che le provocherà una grande fragilità, sentendo il cuore spezzarsi, l'anima frantumarsi in piccoli pezzi e le viscere in subbuglio.

Alessandro D'Avenia, sfruttando la terza persona nella narrazione, è riuscito non solo a presentare diversi punti di vista, ma soprattutto a dare un taglio psicologico ai suoi personaggi. Ognuno di loro ha i suoi scheletri nell'armadio, ognuno di loro dovrà affrontare un viaggio alla ricerca di qualcosa, ognuno di loro riceverà nuovi insegnamenti dalla vita e come la fenice risorgerà dalle proprie ceneri.

Una scrittura semplice e scorrevole, con citazioni tratte dall'Odissea che si incastrano perfettamente con le storie e la narrazione in generale.

Un romanzo di dolore, ma anche d'amore e rinascita, di scoperta e riflessioni profonde. Un libro in cui si parla di luce, mare, libertà, fragilità e coraggio. Un romanzo che accoglie al suo interno diverse realtà con autenticità e maturità.

Alessandro D'Avenia ha inserito anche una parte di sé nel delineare la figura del professore, il cui mestiere viene scelto grazie a una raccolta di poesie di Hölderlin prestatogli dal suo insegnante di lettere del liceo, il quale «aveva visto in anticipo l'uomo che sarebbe stato».

Anche oggi mi fermo qua, mi auguro di averti incuriosito anche stavolta. Ti ricordo nuovamente di rimanere collegato al blog per il quarto appuntamento con Alessandro D'Avenia in cui ti parlerò del suo terzo romanzo: Ciò che inferno non è.



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